Mi presento

Non so perché ma scrivo poesie come 50 milioni di italiane e italiani.

Per fortuna però non ho scritto molto, un paio di libriccini: uno si chiama “Le lucenti vittorie”, Forum Quinta Generazione, 1988; l’altro “Le terre della neve”, Il Papyrus Miniedizioni, 2002.
Il primo contiene anche disegni di Alfredo Fabbri e una presentazione di Maura del Serra che dice: “E’ presente in ogni poesia di Ferretti quello che Jahier definiva con bella espressione il ‘servizio lirico’ e il ‘gratuito offertorio dello spirito in segreto’, esercitato ‘in cupa nerezza di giornaliera manovalanza’; ed è presente con esiti più o meno risolutivi, ma sempre miranti ad una dignitas essenziale e non fittizia, ad un ‘ don du poème’ diretto a un pubblico potenziale che include tutta la creazione e che è ricerca della propria identità morale e spirituale…”.
Il secondo contiene una sezione (Stazioni) che corrisponde a soste di riflessione lungo una personale “via pensierosa” che si identifica con la strada forestale Germinaia-Iano sulle colline pistoiesi. Contiene altri temi per concludersi con un inno di gioioso stupore scritto nei giorni in cui fu abbattuto il muro di Berlino, “Le terre della neve”, che dà il titolo al libro.

La parte più cospicua della mia scrittura è però di carattere religioso, testi per canti musicati da altri autori. Sono raccolti nei libretti intitolati “Se non sei bella tu”, “Di là dalle colline sento voci” e “Sorgente di letizia”. Uno di questi canti, “Le Mani”, è apparso in un volume (“Canzoni per la pace” ed. Napoleone, 1984) con introduzione di P. P. Pasolini e testi di canti di Bob Dylan, John Lennon, F. De André e altri notissimi cantautori italiani.
Dei miei canti esistono esecuzioni su dischi e cassette: ”Il Signore mi chiama ogni giorno” LDC, “Dove la strada svolta” LDC, “Le mani” LDC, “Sei grande nell’amore” ECO, e in altre raccolte.
Così come per altre mie poesie apparse su vari giornali.